Tab Article
La presenza personale dell'imputato nel processo è uno dei problemi di più difficile sistemazione entro le coordinate dello Stato di diritto. A partire dalla considerazione secondo cui, dietro lo schermo della contumacia, il processo penale italiano è riuscito a dissimulare per secoli l'autentica questione di fondo, lo studio ne indaga gli aspetti essenziali con riguardo sia al diritto dell'imputato ad essere presente, mettendo in luce i motivi della sua tutela inadeguata; sia all'eventualità che il protagonista della vicenda giudiziaria non voglia affatto assistere di persona all'udienza, così da chiarire a quali condizioni sia legittimo introdurre obblighi coercibili di comparizione. L'opera segue la traiettoria di questa difficile, scivolosa tematica dal punto d'emersione storica - l'Illuminismo - considerato più significativo per la nostra esperienza giuridica e politica, analizzando in chiave diacronica il complesso di situazioni soggettive che definiscono la figura dell'imputato nel processo penale. L'approdo al quadro di principi della Costituzione repubblicana impone di ridefinire il significato della presenza dell'imputato nel nostro sistema processuale, grazie alla verifica di quali valori siano perseguibili attraverso di essa; nonché di confrontare gli assetti dell'ordinamento interno con la fisionomia delineata dalla Corte europea dei diritti umani.